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Attualità domenica 12 luglio 2020 ore 09:25

"Basta velEni", protesta a Stagno

"Basta velEni", manifestazione a Stagno

Manifestazione di fronte agli impianti Eni contro il progetto di trattamento rifiuti. Con gli ambientalisti anche due candidati alle regionali



COLLESALVETTI — In circa trecento hanno dato vita ieri alla manifestazione "Basta velEni" contro i progetti di Alia, Eni e Regione per portare e trattare nella raffineria di Stagno alcune tipologie di rifiuti e produrre biogas

Numerose le sigle presenti, fra partiti della sinistra e M5s e associazioni ambientaliste, a cominciare dal centro di ricerca Rifiuti Zero di Capannori, assieme a quelli di Cecina e Livorno, la Mamme no inceneritore, Legambiente Livorno, Wwf Livorno, Collesalviamo l'ambiente, Fridays for future Pisa e Firenze. 

Tra i presenti anche i consiglieri regionali Irene Galletti e Tommaso Fattori, entrambi candidati a guidare la Regione Toscana per Movimento 5 Stelle e Toscana a Sinistra.

"Con questo progetto, Eni che dovrebbe bonificare un territorio che ha fortemente contribuito ad inquinare - hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione - si troverebbe addirittura premiata accogliendo sotto lauto pagamento circa 200.000 tonnellate di rifiuti provenienti dall'area fiorentina. A Stagno i rifiuti costituiti da Combustibile Solido Secondario (CSS) e da plastiche eterogenee (plasmix) verrebbero sottoposti ad un trattamento di gassificazione (che la normativa assimila ad incenerimento) a cui seguirebbe una trasformazione del syngas (gas di sintesi) in metanolo.Questo processo è stato addirittura assimilato da Eni ed incredibilmente dalla Regione Toscana ad "economia circolare" attraverso una delle mistificazioni più spudorate degli ultimi 10 anni. Infatti, mentre il "pacchetto per l'economia circolare" varato dalla Unione Europea si fonda sulla trasformazione degli scarti di un processo produttivo in nuovi materiali per altri processi manifatturieri. Ma quale economia circolare! Per stessa ammissione Eni dalle 200.000 tonnellate di plastiche sporche importate da Firenze verrebbero ricavate 100.000 tonnellate di metanolo da additivare ai carburanti da trazione (comunque inquinante). Dalle 100.000 tonnellate di metanolo deriverebbero 200.000 tonnellate di anidride carbonica, 30.000 tonnellate di scorie e ceneri, ed almeno 200.000 tonnellate di acqua fortemente inquinata per la depurazione del syngas (con circa 10.000-12000 tonnellate di fanghi tossici e nocivi da smaltire in inceneritori). A fronte di 100.000 tonnellate di metanolo prodotto, si avrebbero ben 430.000 tonnellate di emissioni (tra gassose, solide e liquide). Mentre siamo ancora in attesa di un progetto tecnico che chiarisca le caratteristiche delle emissioni in atmosfera di un progetto che non ha "precedenti industriali nel mondo" come, quello di Eni, sarebbe un progetto di economia sporca per di più "avvelenato" da un uso spregiudicato e scorretto di una comunicazione ridotta a "spot pubblicitario". Se poi a tutto questo si somma il proposito di trasformare Stagno e l'area livornese nella "pattumiera" della provincia di Firenze si capisce la portata devastante di questo progetto incredibilmente sostenuto dalla Giunta Regionale".


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