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Cronaca sabato 27 aprile 2024 ore 13:36

Furti a raffica, coppia finisce in carcere

I carabinieri attraverso una indagine minuziosa hanno ricostruito i vari e la procura della Repubblica ne ha disposto l'arresto



LIVORNO — Sono stati arrestati e portati in carcere uno straniero di 38 anni, già ristretto per altri motivi, e una livornese di 51 anni, entrambi ritenuti responsabili di aver commesso 8 furti dallo scorso mese di Febbraio fino ad oggi.

Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i carabinieri della Compagnia di Livorno, al termine di un’articolata e complessa attività investigativa, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due.

Le indagini, avviate dai carabinieri verso la metà dello scorso Febbraio, hanno consentito di ricostruire in maniera dettagliata le molteplici dinamiche predatorie usate dagli indagati riuscendo a raccogliere a loro carico i gravi indizi di colpevolezza che - dopo il vaglio dell’autorità giudiziaria in piena concordanza con gli esiti riferiti delle indagini - hanno determinato l’emissione per entrambi dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

In particolare, la ricostruzione investigativa dei fatti ha avuto inizio proprio lo scorso 17 Febbraio, quando i due indagati sono stati notati in atteggiamento sospetto da un custode di un impianto sportivo che, vedendoli aggirarsi furtivamente all’interno della struttura, li ha seguiti ed è riuscito ad immortalarli mentre erano intenti a rompere il finestrino di una fiat panda parcheggiata fuori dello stabilimento per impossessarsi di una borsa all’interno. 

Vista la scena l’impiegato ha subito allertato la vittima che nella giornata successiva si è recata in caserma per presentare la denuncia. Il 18 Marzo gli stessi due sono stati visti nei pressi della scuola elementare di “Villa Corridi” intenti questa volta ad infrangere il finestrino di una BMW ivi parcheggiata ed asportare uno zainetto scolastico. I due sono stati fotografati da un passante che spontaneamente ha dato le immagini ai carabinieri.

Le immediate e approfondite indagini dei carabinieri hanno consentito di accertare che i due, dopo aver commesso il furto, si erano allontanati a bordo di un ciclomotore rubato due giorni prima e sempre ad opera della stessa coppia di malviventi.

Il giorno seguente, 19 Marzo, è stato scoperto un altro furto commesso dalla coppia, entrambi sono stati notati da una delle vittime mentre si davano alla fuga dopo aver infranto il vetro della sua auto ed aver asportato una borsa; anche in quella circostanza l’allarme è stato dato dalla vittima che ha messo in fuga i due malfattori abbandonando la refurtiva.

Ancora una grave azione predatoria della coppia scoperta dai carabinieri, avvenuta il 27 Marzo, quando la coppia di presunti ladri è stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza dell’istituto scolastico “Galileo Galilei” di Livorno mentre, dopo essersi introdotti all’interno, erano intenti a rubare dieci pc portatili notebook in dotazione alla scuola.

Il successivo 4 Aprile i due sono stati notati da un carabiniere libero dal servizio, mentre si allontanavano da un’auto. Avvicinatosi all’auto il militare si è reso conto che i due avevano forzato il lunotto posteriore e  ha rintracciatl il proprietario che giunto sul posto ha confermato l’avvenuto furto all’interno di alcune borse e indumenti.

Sempre nello stesso giorno i due si sono introdotti all’interno del parcheggio di un’azienda  dove hanno rubato un monopattino elettrico. Nella mattinata dell’11 Aprile la coppia si è invece introdotta all’interno degli spogliatoi di un esercizio commerciale dove, forzando alcuni armadietti, è riuscita ad impossessarsi di alcune borse di proprietà di due donne. 

Nel frangente una delle due parti offese, in sede di denuncia, ha riferito oltre al patito furto della borsa, anche di avere subito furto di denaro mediante l’illecito utilizzo della propria carta bancomat contenuta nella borsa con la quale i due hanno effettuato alcuni acquisti in vari esercizi commerciali.

Dalle indagini dei carabinieri è poi stato accertato che anche questi acquisti erano opera degli indagati, facilitati dal fatto che il circuito bancario solitamente non richiede l’uso del pin per effettuare spese di modico importo. 

Dalle articolate attività di indagine condotte dai carabinieri di Livorno è stato accertato inoltre che lo straniero indagato, anche da solo avrebbe commesso delitti contro il patrimonio ed in particolare: il 16 marzo è stato riconosciuto, sempre attraverso l’analisi delle registrazioni di videosorveglianza, quale autore del furto di un motorino riposto all’interno di un garage; il 19 marzo è stato denunciato per indebito utilizzo di strumenti di pagamento poiché ha utilizzato una carta prepagata a lui non intestata per effettuare degli acquisti.

La donna invece, dopo l’arresto dell'uomo (co-indagato nei vari furti) avvenuto per maltrattamenti ai suoi danni, il 6 Aprile si è introdotta da sola all’interno di un impianto sportivo in cui si è appropriata delle chiavi di un’auto riposte all’interno di uno spogliatoio.

Nella fase esecutiva, al termine delle indagini, in particolare proprio all’atto dell’arresto, la donna è stata sorpresa dai carabinieri in possesso di sostanze stupefacenti ovvero di grammi 1 di crac e marijuana, e di un coltello e un martelletto frangi-vetro (solitamente in dotazione di sicurezza negli autobus) per i quali è stata denunciata per i reati di porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere sensi e possesso ingiustificato di chiavi alterate, oltre ad essere segnalata alla competente Prefettura per consumo personale di stupefacenti. Il tutto è stato poi sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.


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