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Lavoro lunedì 15 giugno 2020 ore 18:00

Indotto Eni, incontro in Regione

Indotto Eni, incontro Regione, istituzioni, sindacati per le contrazioni all'attività legate all'emergenza coronavirus. Parla anche la Fiom



LIVORNO — La preoccupazione per la forte riduzione dell'attività dell'indotto della raffineria Eni di Stagno è stata al centro dell'incontro convocato oggi dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini, con il Comune di Livorno, l'assessore Andrea Crespolini del Comune di Collesalvetti, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil delle categorie dei Chimici e Metalmeccanici.

L'incontro è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali allarmate per le conseguenze della contrazione dell'attività legata alle ricadute negative dell'emergenza Coronavirus su tutto il settore dell'Oil&Gas e anche dell'impianto di Stagno.

In particolare i sindacati, chiedendo alla Regione di intervenire per avere certezze sulle prospettive e sugli investimenti a venire, hanno messo in luce le incertezze sul futuro degli appalti di Eni, molti dei quali scadono a luglio. Al momento, hanno spiegato i rappresentanti dei lavoratori, dei circa 450 addetti che orbitano attorno alle attività dell'impianto livornese, soltanto il 20-25% è al lavoro, mentre il 75% circa è, a rotazione, in Cassa integrazione.

La Regione e i Comuni di Livorno e Collesalvetti hanno preso atto delle preoccupazioni dei lavoratori impegnandosi a sostenere la richiesta dell'apertura di un tavolo nazionale con Eni e,più in generale, sul settore oil&gas per approfondire le prospettive di sviluppo industriale e gli investimenti necessari per sostenerlo.

Simoncini ha assicurato che sarà chiesto quanto prima un incontro con Eni a livello locale per chiedere risposte, oltre che sulla prosecuzione dei contratti di appalto in corso, anche sugli interventi di manutenzione degli impianti in modo da garantire adeguati livelli di sicurezza.

Regione e istituzioni chiederanno al governo la modifica della normativa sugli ammortizzatori sociali per consentire l'allungamento del tempi ed evitare così che vi siano lavoratori privi di copertura.

Nei prossimi giorni un analogo incontro sarà organizzato anche con le USB.

Di "Grande incertezza sul futuro" ha parlato il Coordinamento Fiom ditte appaltatrici Eni:"Oggi ci siamo seduti al tavolo convocato dalla Regione su richiesta delle organizzazioni sindacali per discutere dei problemi dell'indotto all'interno della raffineria Eni. Abbiamo segnalato criticità legate alla mancanza del lavoro e ai tempi in cui possono arrivare risposte in tal senso.

Ricordiamo a tal proposito che il prossimo 15 luglio sono previste le scadenze delle gare di appalto e ad oggi non abbiamo in merito nessuna notizia ufficiale da parte di Eni. Ci preme inoltre sottolineare che allo stato attuale, a causa del ridotto numero di lavoratori presenti all'interno dello stabilimento, potrebbero non essere garantiti gli standard di sicurezza per gli impianti e l'ambiente, come invece è stato fatto fino al recente passato.

Al tavolo abbiamo dunque sollevato la nostra preoccupazione per l'occupazione futura e per l'incertezza che regna sui numeri dei prossimi appalti.

La Regione, facendo proprie le nostre preoccupazioni, ha detto che chiederà un incontro a Eni entro fine giugno. Dopo questo incontro tra istituzioni e direzione ci ritroveremo nuovamente e decideremo insieme ai lavoratori il percorso da intraprendere per far valere le nostre rivendicazioni." 


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